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Da una parte una pietanza diventata nobile mentre dall’altra un cibo “veloce” ormai diffuso in tutto il globo: ecco il polo sud e il polo nord nel mondo degli hamburger.

L’hamburger gourmet, nato nei primi anni 2000, è una creazione dello chef francese Daniel Boulud quando ha preso in considerazione uno dei cibi fast food per antonomasia e lo ha trasformato in un piatto “gourmet”, ovvero “cool”.

Lo chef ha ,perciò, inserito una medaglione di foie gras all’interno dello stesso hamburger e lo ha servito per ben 29$. Tra le perplessità e la critica generale è nata una vera e propria tendenza :gli hamburger gourmet.
L’hamburger non è più un cibo “spazzatura” ma sta quindi vivendo una totale rivoluzione gourmet grazie all’utilizzo di ingredienti freschi e carne di alta qualità come per esempio la chianina.

Dall’altra faccia della medaglia vi è il classico panino da fast food diventato simbolo dello stile di vita frenetico e consumistico della società attuale.
L’hamburger si è così diffuso in tutto il mondo a partire dagli Stati Uniti d’America tramite le multinazionali statunitensi e la sua popolarità ha raggiunto livelli paragonabili a quelli della pizza.

McDonald’s brevetta i propri hamburger, in modo da standardizzare il processo di realizzazione dei panini in ogni ristorante della catena e rendere lo svolgimento esclusivo per l’azienda.

Il concetto base è quindi bassa qualità ad alta velocità. Catene come McDonald’s hanno sempre investito più nel marketing che nelle materie prime per realizzare gli hamburger.

Attenzione però, ovviamente non bisogna degradare troppo questo tipo di alimentazione. E’ la sua frequenza nel tempo, infatti, il vero problema.
Se diventa un’eccezione non hai niente di cui preoccuparti ovviamente!