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Nato ad Amburgo (come si evince anche dal nome) ma diventato famoso negli States, l’Hamburger vive dall’inizio del XX secolo un’ascesa intramontabile non solo a tavola.

Chi lo considera una semplice polpetta di carne tritata non rende giustizia ad un piatto che conquista la vista oltre che il gusto.

Ad elevare l’Hamburger a opera d’arte non sono solo le famose Hamburgerie, siano esse catene internazionali o fast food dal sapore locale, ma grandi esponenti dell’arte moderna e contemporanea.

Il primo a creare una scultura raffigurante il prodotto tipico delle Hamburgerie  fu Claes Oldenburg nel 1962. Con un diametro di circa 2 metri e 132 cm di altezza, l’artista svedese realizzò un mega Hamburger farcito di carne. La reazione del pubblico non fu esaltante. Ma Oldensburg, convinto della magnificenza degli hamburgers, ci riprovò nello stesso anno proponendo Two Cheeseburgers, due Hamburgers in tela sagomata e dipinti a smalto dove si evidenza la ricca farcitura.

Il pubblico continuò a preferire mangiare gli Hamburgers serviti nell’Hamburgeria piuttosto che guardarli in un museo!

La svolta si ebbe nel 1985 quando Andy Warhol utilizzò questo soggetto come protagonista per “Double Hamburger”, una grande tela di 295×615 cm in grado di coprire l’intera parete di un’Hamburgeria! Ancora più divertente il filmato nel quale l’artista degusta in modo davvero poetico un Hamburger, sottolineando la bellezza delle confezioni delle note Hamburgerie statunitensi.

Nel 2013 Friedman realizzò il gigantesco Big Big Mac ispirandosi alla nota Hamburgeria Mc Donald!