Chi almeno una volta non ha assaggiato un Hamburger e ne ha tratto un misto di piacevoli sensazioni, non solo per il gusto, ma per l’odore, per l’insieme di colori, per la libertà di usare le mani che schiacciandolo favorisce l’amalgamarsi dei vari ingredienti.
Ma se un amico si presentasse alla consueta cena davanti ad una partita offrendovi un “hamburger artificiale” come reagireste?
Direste che vi sta prendendo in giro? rifiutereste a prescindere? Oppure vorreste saperne di più.
In realtà l’“hamburger artificiale” esiste e da alcuni decenni. Infatti grazie alla tecnologia e alla scienza medica in laboratorio si studiano le cellule staminali il cui utilizzo apre nuove frontiere, anche alimentari
Alcune di queste cellule hanno la capacità di trasformarsi ed è possibile creare dei filamenti simili a quelli della carne che è presente negli Hamburger. Le ragioni che spingono per questa scelta sono etiche ed ambientali.
La ricerca di nuove sperimentazioni scientifiche per trovare soluzioni non convenzionali alla fame nel mondo, verrebbero limitati gli allevamenti intensivi e la coltivazione di cereali, soia e legumi x la crescita dei mangimi (in alcune zone si applica anche la deforestazione per aumentare i terreni coltivabili), si ridurrebbe il consumo di acqua e di conseguenza verrebbero uccisi molti meno animali da macello.
Tuttavia preparare carne in laboratorio potrebbe essere una prospettiva interessante se verranno rispettate le normative sulla salute vigenti nei vari paesi. Infatti in molti paesi europei è vietata la consumazione di tessuti organici prodotti in laboratorio.
Ma a tutt’oggi, chi fra gli amanti dell’hamburger si presterebbe all’assaggio del nuovo alimento, rinunciando a quello tradizionale?